“Non sono uno chef, non sono una giornalista, non sono una fotografa ma…..
cucino, scrivo e fotografo con il cuore!!”
Poche le parole che usa Morena Roana per descriversi nel suo blog, eppure dietro questa brevissima definizione di se c’è tanto, tantissimo. Tanta passione, tanta professionalità, tanta dolcezza e tantissima determinazione. Quella che serve per inventarsi un lavoro nel mondo così amato -ma anche complesso- del cibo: un cibo cucinato a casa propria, fotografato e raccontato. Perchè è questo che fa Morena: lei è una foodbloger Vicentina (scledense per la precisione) che con coraggio e grinta combatte ogni giorno per lavorare nell’ambito che più l’appassiona dopo essersi occupata di altro. Come ogni libera professionista le sicurezze non ci sono, è un continuo inventare e inventarsi, una battaglia coinvolgente, talvolta appagante, talvolta frustrante ma sempre molto appassionante.
Morena attraverso le sue ricette e soprattutto attraverso il suo libro, Soffice Soffice, mi sta facendo appassionare sempre di più ai dolci lievitati, devo a lei se nel mio congelatore c’è sempre una scorta ben nutrita di croissant e goduriosi pan brioche. Vi invito a conoscerla, a seguirla sul blog e sulla pagina facebook di Menta e Cioccolato.
Ed ora veniamo all’intervista…
1- Morena Roana, ieri e oggi: svelaci chi eri e chi sei oggi
Ieri ero una persona che ha lavorato come dipendente in settori che non hanno nulla a che fare con la cucina. Oggi sono la stessa persona che lavora in cucina utilizzando mestoli, ciotole, planetaria e macchina fotografica. In pratica tutto quello che creo viene fotografato e pubblicato. La stessa persona con 2 vite diverse.
2- Professione foodblogger –Menta e Cioccolato è il tuo bellissimo blog– un sogno inseguito a lungo ma soprattutto un lavoro che si rincorre e si costruisce ogni giorno perchè cucinare bene è solo uno degli ingredienti di questa professione, giusto?
Il blog è nato quasi per caso per poter scrivere di me, mostrare quello che facevo ed avere una sorta di diario/ricettario on line. Con il tempo, con molto impegno ed anche sacrificio si è trasformato in lavoro che però non è sempre facile portare avanti. Richiede una presenza costante, un continuo studio e ricerca di cose nuove, tecniche diverse, ecc.. Bisogna tenersi aggiornati sia per quanto riguarda la cucina sia per la fotografia, con corsi tenuti da persone competenti. Un blog richiede tempo perché un post viene dopo una ricerca ed uno studio della ricetta, la sua preparazione precisa e perfetta, la foto e la stesura del testo. Un articolo che si legge in due minuti alle spalle ha anche più giornate di preparazione. Purtroppo molte Aziende ancora non l’hanno capito e chiedono collaborazioni in cambio di
niente.
3- Da dove nasce il tuo grande amore proprio per i lievitati?
Ricordo ancora la prima volta che ho fatto il pane. Avevo scelto una ricetta che sembrava semplicissima da quello che avevo letto nei commenti in un forum, ed invece il risultato era stato un mattone che sarebbe potuto servire per costruirci una casa. Dopo quello ne sono venuti altri fin che non ho cominciato a capire il meccanismo. Come agiva il lievito, l’importanza della lavorazione, della farina e poi un Corso con le mitiche Sorelle Simili. Da lì non mi sono più fermata e per me ancora oggi è una magia ed un mistero affascinante. Continuamente studio, cerco di migliorare e di sperimentare.
4- Soffice Soffice è il tuo (primo) libro, aprirlo significa tuffarsi morbidamente in un mondo di dolcezza ma anche imparare passo passo come realizzare dolci, brioche, croissant e tante altre bontà: da dove nasce questo progetto e cosa rappresenta per te?
Ogni foodblogger bene o male sogna di poter pubblicare un libro, lo stesso era per me anche se mai avrei pensato di arrivarci vicina. Poi la mia mania per i dolci mi aveva portato alla disperata ricerca di un libro che contenesse solo dolci lievitati e non riuscii mai a trovarlo. Ecco, mi dicevo scherzando, questo libro manca, magari un giorno lo faccio io. Poi per caso ho incontrato un editore, ho parlato della mia idea buttandola lì quasi come una battuta e oggi sono qui, con il mio libro nello scaffale di tante librerie, che fa bella mostra di se tra tanti altri.
5- Si sà che il mondo dei lievitati richiede pazienza, tempo, cura e anche tenacia, gli errori sono sempre dietro l’angolo, le variabili che influiscono sul risultato finale sono innumerevoli (soprattutto in un ambiente domestico), ricerca e sperimentazione sono all’ordine del giorno: determinazione e tenacia sono anche tue caratteristiche?
Assolutamente sì, se mi fossi fermata a quel primo pane non avrei mai imparato a fare il pane ed i dolci lievitati. Non bisogna mai farsi abbattere dagli insuccessi anzi bisogna capire dove si è sbagliato e riprovarci. Allo stesso modo io non mi fermo alla solita ricetta ed alla solita forma ma cerco sempre di cambiare per capire i perché di certe lavorazioni. Adoro poi giocare con gli impasti e trovare sempre nuove forme per potermi divertire.
6- Se tu fossi una delle cose buonissime che prepari ogni giorno, cosa saresti?
Sicuramente sarei un dolce lievitato. Uno di quelli soffici e profumati ricoperti di zucchero semolato che ti rimane appiccicato alle labbra. Tipo una ciambella fritta (ricetta del libro) oppure una bella brioches sfogliata croccantina di fuori ma sofficissima dentro! Come farcitura? Una buonissima confettura di albicocche.
http://www.mentaecioccolato.com/2012/11/le-brioches-sfogliate-del-barfatte-in.html
E con questa stupenda ricetta (testata più volte con grande soddisfazione e goduria) Morena ci saluta… e noi corriamo a visitare le sue pagine e a immergerci nelle sue dolci (e sofficissime) golosità!.
Comment
Come sono felice di questa pubblicazione, mi piace quello che hai scritto, hai saputo descrivermi perfettamente!! Grazie Roberta!!