Amo follemente i lievitati, FOLLEMENTE! Ma ne scrivo pochissimo perchè è un mondo complesso, ampissimo, in cui le variabili sono innumerevoli, il risultato mai scontato e le delusioni molte, io sto imparando e spesso non mi fido di me stessa, lo ammetto. Ma che soddisfazioni ragazzi… non ce n’è per nessuno, non c’è -per me- niente che tenga il paragone ad un pan brioche ben riuscito, al profumo del pane caldo che invade a cucina, alla gioia di prepararsi i croissant in casa e al gusto di fare colazione con delle brioche appena sfornate.
L’uso della pasta madre in tutto questo ha un suo fascino, è per me una scoperta continua e una sfida costante, come questa volta, che ho usato il residuo di PM (quella parte di lievito che non avrei rinfrescato perchè eccedente e che avrei gettato via). Ed invece l’ho usata!!
Non sono una pasta-madre-dipendente, non sono nemmeno una grande esperta in materia e spaccio poco (solo a mia mamma). Uso il lievito di birra, uso il lievito secco, mi piace il poolish, insomma sperimento a seconda della situazione, della ricetta, dello stato d’animo. La pasta madre però mi intriga più degli altri metodi e queste brioche mi hanno riempita di soddisfazione. Non solo sono facili, ma hanno il pregio che lievitano tutta la notte e che la mattina ti ritrovi con la casa che profuma di colazione con il minimo sforzo. E quanto bello è godersi una colazione speciale anche (e proprio) se non è sabato o domenica? È stupendo!! La colazione è un momento magico, il preludio di qualcosa che non sai, che nonostante i programmi, la quotidianità e l’agenda può cambiare e riservare sorprese, imprevisti, incontri, scontri, scoperte… uno dei miei pochi pregi è quello di affrontare l’inizio di ogni giornata con entusiasmo e dinamismo, sono tendenzialmente ottimista il mattino (e incazzosa la sera) e svegliarmi presto non mi è mai pesato (con piccola eccezione per questo periodo in cui Ettore è ancora dell’idea che la tetta di notte sia migliore che di giorno). Prolungherei l’alba per ore: spesso faccio una prima piccola colazione a casa, con Fra, e poi mi concedo cornetto e cappuccio al bar, in questo modo i tempi si dilatano e la giornata inizia lentamente, come piace a me… o meglio, l’inizio dura a lungo! (e qui potremo aprire una bellissima divagazione sulla bellezza insita all’inizio di ogni cosa, come l’innamoramento, ma mi trattengo) ?
Comunque ciò che preferisco è sentire il profumo di brioche direttamente in casa, prepararmi un litro di cappuccino bollente come piace a me, cincischiare con le marmellate ed il miele per capire quale ripieno è migliore, fare il bis, poter mangiare in pigiama…
È quello che ho fatto questa settimana, con grande soddisfazione e goduria e con la sorpresa di esserci riuscita: non lo davo per scontato. La ricetta che ho usato come ispirazione non è farina del mio sacco, la trovate , io ho apportato qualche piccola modifica sugli ingredienti e sulla lievitazione e sono stata felice del risultato. Attenzione, questi non sono i croissant del bar e hanno poco burro quindi durante il giorno tendono un po’ a seccarsi, ma vi assicuro che appena cotti sono strepitosi.
Brioches con esubero di pasta madre
Ingredienti per 12 brioches
150 gr farina manitoba
100 gr farina 00
110 gr pasta madre non rinfrescata (ma lasciata fuori del frigo un’ora prima di essere usata)
100 gr latte tiepido
80 gr zucchero a velo
60 gr burro
2 tuorli (circa 40 gr)
1 pizzico di vaniglia (o i semi di 1/3 di bacca)
1 pizzico di sale (2 gr)
Come si fa…
Si comincia a metà pomeriggio circa.
Sciogliete il burro e lo zucchero nel latte tiepido, aggiungete i tuorli leggermente battuti e la vaniglia. Mettete nella planetaria (o in una ciotola grande) il composto liquido, unite la pasta madre e quasi tutta la farina (tenete due cucchiai da parte a cui aggiungerete il sale). Azionate la planetaria con il gancio per il pane e ammalga
mate bene tutto (oppure lavorate a mano gli ingredienti e impastate). Da ultimo aggiungete la farina rimasta con il sale. Fate un panetto e lasciate lievitare coperto da pellicola per 2 ore (non preoccupatevi se non vedrete che cresce molto, va bene così). Dopo due ore avrete un panetto molto morbido ed elastico, tiratelo in una sfoglia rotonda spessa mezzo cm e con un coltello bel affilato tagliate 12 spicchi. Incidete per 2 cm la base di ogni triangolo e arrotolate creando il cornetto (guardate nelle originale per capire il procedimento esatto che è davvero molto semplice). Posizionate i cornetti (a piacere potete farcirli con marmellata o crema… 外汇交易平台 io li preferisco vuoti) sulla placca del forno coperta da carta oleata, spennellateli con del burro fuso, copriteli con la pellicola e andate a letto ? lasciateli in forno tutta la notte con la lucina accesa, non pensateci più… il tempo lavorerà per voi. La mattina alzatevi mezz’oretta prima del solito, prendete la placca dal forno (accendete il forno), spennellate i cornetti con del latte e cospargeteli con zucchero di canna. Cuoceteli in forno statico a 170° per 20 minuti (in questo tempo tornate tranquillamente a letto o preparate il cappuccio), quando saranno pronti esagerate di zucchero a velo se vi piace (a me mi piace) e mangiateli caldi.
Io li ho farciti dopo cotti e vi assicuro che con la marmellata di limoni sono strepitosi ?
5 Comments
ciao Ratatouille!
Grazie di aver avuto fiducia nella mia ricetta e sono contenta ti sia piaciuta.
Ti ringrazio per la correttezza della citazione di fonte!!
Vero spirito di foodblogger.
Un bacio
Ciao, è stato un piacere scoprirti e le tue brioche sono una favola. Felice di conoscerti anche nel pollaio
e poi scopro che condividiamo anche la passione gallinesca!!!!!
ribacio
Ciao! Sono una neofita della pm e questa è la prima ricetta con esubero che faccio. Se il buongiorno si vede dal mattino….. 🙂
Molto buone, soffici e non troppo pesanti!
Un saluto, Natascia
Grazie, sono davvero felice che ti siano piaciute 🙂