Facciamo che ricomincio a scrivere?
Ci provo dai.
Con questo secondo popo ho messo a punto l’arte del cazzeggio e per due mesi la mia unica attività al computer è stata la consultazione maniaca di Pinterest.
Che figata. No dico, voi lo conoscete Pinterest vero?!
Sì, probabilmente sì, sono io che arrivo sempre tardi… e adesso mi sono innamorata, lo uso per cercare un sacco di cose, non solo ricette.
Ma il cazzeggio è arrivato a saturarmi e ho voglia di ricominciare a darmi da fare, che mi manca il blog e scrivere.
Vi aggiorno sugli ultimi due mesi…
Sto cucinando molto e fotografando molto poco: ma qualcosa da postare ce l’ho se avete pietà per gli scatti pubblico un paio di ricettine che mi sono piaciute molto.
Mi sto dedicando ai dolci cremosi (sarà colpa degli ormoni… non li ho mai amati e ora vorrei fare il bagno nella crema), alle polpette vegetariane (e vi assicuro che escono cose interessanti) e a esplorare le potenzialità della slow cooker (il miglior regalo degli ultimi anni, una bomba).
Un periodo all’insegna della sperimentazione quindi e delle grandi mangiate (il bello dell’allattamento!).
Tra le altre novità: abbiamo comprato casa.
Si legge: avrò una cucina nuova.
Si legge: sto impazzendo in cerca di una cucina nuova.
Si leggerà: sono felicissima, finalmente ho una cucina nuova!!!!!!!!
Insomma avete capito il concetto quindi passo oltre, solo un consiglio: evitate il marmorino, come la peste.
Se volete capire il perché venite a togliere quello del mio futuro salotto, che è di un delizioso rosa variegato salmone: la carta vetrata ve la dò io!
Ho pure ricominciato a correre (contengo l’entusiasmo ma dentro sto facendo la ola).
Corro poco e senza forzare perchè sto allattando e non è il caso di far diventare burro il latte allenandomi.
Ma la Luisa mi ha comprato un reggiseno sportivo anti sballottamento: non era premeditato giuro!
Io le avevo chiesto qualcosa di morbido per allattare e lei mi ha portato a casa questa specie armatura fucsia con gli inserti plasticosi che non si muove niente.
Manco se mi metto a testa in giù.
Le tette restano lì, incollate al costato come se non ci fossero (condizione a cui sono abituata perché l’assenza è la mia normalità).
E quindi cosa fai? sprechi un regalo e ti perdi le albe più belle dell’anno?
Naaaaa
La cosa importante è non esagerare e io… quando mai??!!
Capitolo lavoro: per due mesi ho fatto pochissimo, quasi niente.
Adesso mi manca. Sono sincera.
Ho bisogno degli stimoli che mi dà, ho bisogno del cappuccio dell’ufficio, di vedere i miei colleghi, di arrabbiarmi con candidati e clienti… insomma devo vedere gente e fare cose.
E a casa non ci riesco, a casa mi attacco alla planetaria o esco a camminare.
Vado in ufficio le mattine, non tutte, Giona-munita. E sto meglio.
E veniamo al nuovo arrivato: è un manzetto che veste già i sei mesi e produce cacchina e pipì sante, la prima delle due a volte arriva a sfiorare le spalle che ancora mi chiedo come fa così piccolo a produrre così tanto? ma soprattutto come si fa a pulire un body smerdacchiato?? la cacca santa è indelebile peggio dell’uniposca.
Torniamo a Giona: i capelli tengono botta, sia in quantità che in morità e la notte si dorme abbastanza.
Come mamma sto diventando bravina, gli sto dando degli orari, soprattuto per il sonno (cosa che con Ettore non avevo fatto convinta che fosse lui a doversi adattare a me).
Paradossalmente sono più attenta ad alcune cose oggi che 4 anni fa: gli sto mettendo la crema sul culo, non ricorro alla fascia ogni due per tre per zittirlo, ho non uno ma ben due passeggini, alterno co sleeping a culla ma lo addormento solo e sempre in culla e spendo del tempo per dargli delle abitudini. E mi piace.
Resto pur sempre una mamma rilassata: Giona è abbronzato più della media dei suoi coetanei e la tetta è a richiesta.
Il fratello maggiore frigna un po’ di più del normale, alla ricerca di attenzioni, ma è bravo pure lui e io sono una madre ingrata a lamentarmi.
Lo faccio ugualmente solo per non perdere il primato di rompiballe della famiglia.
In estrema sintesi quindi al secondo figlio si sopravvive meglio del previsto: non vengono meno le passioni, si riesce a fare la doccia e addirittura ci si può impegnare in qualcosa che non è solo “fare la mamma”, e se si ha la fortuna di mettere al mondo un bimbo affamato, si fa pure presto a tornare in forma.
E quindi avanti tutta, non con un altro bimbo (io ho dato e il westfalia non ammette altri seggiolini), propongo invece un buonissimo dolce e lo scrivo direttamente sul post, è più veloce, se vi viene nostalgia della scheda in pdf ditemelo che ripristino ma oggi sono per la praticità.
Questa è una nuova e buonissima cheesecake tiramisù (senza cottura).
Mondiale.
Ho rubato la ricetta qui e la rifarò di sicuro.
Qui ve la riporto come l’ho fatta io.
CHEESECAKE AL TIRAMISU’
Ingredienti per una tortiera da 22cm
per la base
200 g di biscotti secchi
100 g di burro
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di miele
per il ripieno
200 g di formaggio cremoso (philadelphia)
350 g di mascarpone
5 tuorli
130 g di zucchero semolato
10 g di colla di pesce (5 fogli)
3-4 cucchiai di panna liquida fresca
savoiardi qb
caffè per bagnare i savoiardi
Come si fa…
- Fondete il burro e ammalgamatelo ai biscotti tritati, al miele e al cacao.
Rivestite lo stampo con della carta forno.
Versate i biscotti sbriciolati e compattate per bene la base della tortiera con il dorso di un cucchiaio.
Mettete a riposare in frigo.
Veniamo alla crema:
- Innanzitutto mettete la colla di pesce ad ammorbidire in una ciotola piena d’acqua.
- Ora pastorizzate i tuorli in questo modo: montateli con le fruste elettriche insieme a metà dello zucchero per circa un minuto.
In un pentolino preparate uno sciroppo aggiungendo 30 ml di acqua e lo zucchero rimanente, portate a 121°, misurate con un termometro da cucina.
Unite a filo lo sciroppo ai tuorli continuando a frullare, il calore li pastorizzerà. Montate fino a quando il composto non si raffredderà. - Ammorbidite il mascarpone e il formaggio cremoso in una ciotola e uniteli al composto di tuorli.
- Riscaldate 3-4 cucchiai di panna liquida fino a quasi il bollore. Scioglietevi dentro la colla di pesce ben strizzata.
- Unite la panna al composto di formaggi e tuorli e mescolate bene.
- Riprendete la base di biscotti, versate sul fondo metà del composto cremoso.
Ricoprite di savoiardi bagnati nel caffè e completate con la restante crema.
Livellate per bene il composto.
Fate riposare in frigorifero per almeno 6 ore.
- Prima di servire la ceesecake cospargete la superficie col cacao amaro.
E adesso non vi resta che godere di cotanta bontà.
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