La colazione… bei tempi quelli in cui questo era il momento più intimo della mia giornata, uno spazio tutto mio, dilatato, privato, gustato fino all’ultima cucchiaiata di marmellata.
Fino a 10 mesi fa la colazione era IL MIO MOMENTO: uno spazio tutto per me, che dava avvio alla giornata, che appagava il mio bisogno di solitudine e di riflessione, che dava ragione al fatto che anch’io so andare lenta (a volte). Perchè la colazione affrettata non ha gusto, diciamocelo…
Era così, ed era bellissimo: correvo all’alba, rientravo, preparavo la colazione per Fra, lo salutavo (perchè lui è sempre partito prima di me per recarsi al lavoro), una doccia e poi… si mangia, con un libro davanti, in pace e tranquillità, assaporando la dose giornaliera di sana solitudine, che lusso.
E poi arriva Ettore e tutto cambia… non in peggio, intendiamoci, ma i tempi si stravolgono: adesso la colazione la faccio senza nessun sport a precedere (non ce la faccio proprio ad alzarmi alle 5:30), adesso la colazione la faccio talvolta con Fra, chiaccherando e sperando che il popo dorma almeno altri 10 minuti, quel tanto che mi basta a mangiare senza ingozzarmi oppure la colazione è rimandata a dopo che i (santi) suoceri sono passati a prenderlo, prima di partire per il lavoro, non proprio con la calma che mi piace ma così è! Ciononostante rimane un momento che amo, a cui non rinuncio e che non lascio al caso, anzi, sempre di più la colazione è ricca di cose che faccio io e povera di prodotti industriali.
Cappuccino con il cacao, un orzo, il te o una bella tazza di caffè bollente e poi biscotti come questi al miele, il pan brioche, i croissant che tengo in frizer e che riservo per il week end oppure le fette biscottate che ho imparato a fare da me e che mi danno grandissima soddisfazione. Perchè poi dovete sapere che anche le fette biscottate industriali contengono spesso olio di palma e quindi non resta che farsele e sapete che c’è? C’è che sono più buone le mie 😉
Ne ho provate più versioni, quest’ultima mi soddisfa particolarmente ma non posso prendermene tutto il merito: la ricetta base infatti è tratta dal libro Soffice Soffice di Morena Roana, si tratta dell’impasto di una panbrioche farcita che io ho usato per reaizzare le fette senza però stravolgere la ricetta che vi do ma che vi invito a vedere anche nel libro della bravissima Morena che è il mio punto di riferimento nel mondo dei lievitati (seguite il suo blog e capirete perchè). Prendete il libro e andate a pag. 118, troverete la ricetta dello Strudel brioche alle fragole… le fette biscottate iniziano da questo strepitoso impasto.
Nota: potete usare anche la macchina del pane per fare l’impasto, io l’ho fatto ed il risultato è ottimo e soprattutto pratico!
Fette biscottate (anche con la macchina del pane)
Ingredienti
250 gr farina manitoba
200 gr farina 00 o 0
12 gr lievito di birra fresco
210 ml latte intero
4 cucchiai di limoncello (il mio fatto in casa: dolce e poco alcolico)
80 gr di zucchero (io ne ho messo 100)
1 uovo
30 gr burro morbido (preferite sempre quello bavarese)
1/2 bassa di vaniglia (io ho usato la polvere di vaniglia pura biologica)
6 gr di sale
Come si fa…
Sciogliete il lievito nel latte tiepido, aggiungete 100 gr di farina, impastate e fate lievitare almeno un’ora. Ora aggiungete al lievitino l’uovo, la vaniglia e quindi alternate farina (le due mescolate insieme) e lo zucchero fino ad esaurimento. Unite limoncello e sale e solo alla fine il burro morbido, lavorate e date forma ad un panetto liscio e omogeneo e lasciate lievitare a riparo da correnti almeno un’ora e mezza o due, finchè raddoppia.
In alternativa usate la macchina del pane con il programma “impasto lievitato”: mettete tutti gli ingredienti nella ciotola (prima i liquidi, il burro e l’uovo, poi le farine, lo zucchero, gli aromi e infine il lievito) e avviate… nel frattempo rilassatevi 😉
Dopo la lievitazione (con o senza macchina del pane) prendete l’impasto, dividetelo in due, fate due giri di pieghe a tre come spiegato qui e dividete ogni metà in tre pezzi. Imburrate due stampi da plumcake piccolini (o uno grande), create tre palline e inseritele negli stampi (tre i ogni stampo o sei in un solo stampo). Fate lievitare un’altra ora.
Cuocete a forno statico preriscaldato a 200°, per 25 minuti (30-35 se usate uno stampo unico) e abbassato a 180° in fase di cottura.
Sfornate e fate raffreddare completamente. Tagliate i panbrioche a fette e fatele biscottare in forno ventilato, 110° per un’ora e mezza avendo l’accortezza di capovolgere le fette a metà cottura (potete inserire due placche in forno contemporaneamente).
E voilà, le fette biscottate sono pronte: semplici, buonissime, #oilpamlfree e sane!
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