E poi c’è il giorno della svolta.
Ed è oggi.
Oggi è:
- Il giorno in cui ho fatto la spesa
- Il giorno in cui hanno trovato un’amica
- Il giorno in cui Kima ha capito dove siamo
- Il giorno in cui mi sono rotta un dente
Ma andiamo con ordine
LA SPESA
Stamattina era freddo, tralasciamo il fatto che io mi sono portata solo short da corsa e canotte e diciamo che abbiamo deciso di andare a fare la spesa per lasciare tempo al sole di fare il suo dovere.
Sulla spesa c’è da dire che è una delle cose che preferisco fare in assoluto, soprattutto se non sono a casa mia.
Come si fa ad andare in un posto e non entrare in un supermercato? Vedere che prodotti ci sono, che marche tengono, quanto costa la roba, se ci sono specialità tipiche, come lavorano le cassiere… cose così insomma.
Per me è impossibile. Entro anche se non ho niente da prendere.
Quindi siamo andati a Levico con una micro lista.
Bimbi, YouTube e cane in auto, mi sono goduta 20 minuti di corsie in completo relax: a guardare, comparare, curiosare, scegliere, leggere etichette.
E a comprare più di quello che c’era in lista.
Ero così nel flusso che ho preso anche le girelle di liquirizia per me e delle caramelle per i bambini.
E caffè, of course.
Poi passeggiata a Levico che, te lo giuro, è davvero carina.
Per Kima era come essere a Milano nel primo giorno dei saldi: una metropoli piena di gente.
Non è stato facilissimo gestirla, ma ne siamo usciti bene.
In uno sprazzo di generosità ho acconsentito ad acquistare un peluche ricordo per i bimbi che pensavano fossi ammattita: due regali in un giorno neanche a Natale. Fatto sta che sono arrivati in casa Castorino e Ciuppa Capra.
Missione spesa compiuta.
Io felice.
Loro di più.
Kima stranita.
SI CHIAMA DESIRÈ ED È MORA: L’AMICHETTA!
Lei ha 10 anni e una cagnolino di 3 mesi, madre Labrador e padre meticcio, si chiama Cheri.
È carinissima e i suoi genitori molto piacevoli.
Ci salutavamo da giorni, convenevoli agevolati dalla cinofila comunanza.
Ci siamo incrociati a Levico stamattina, 4 chiacchiere tra mamme e al pomeriggio eravamo nella stessa spiaggia.
C’è voluta un’ora per convincerli a chiederle di giocare insieme ma ce l’abbiamo fatta.
E da quel momento… ho smesso di avere due figli.
Che figata.
Bagni insieme, rientro dalla spiaggia insieme, pre-cena insieme, post-cena insieme (mamma, noi usciamo con Desy!).
Ettore è venuto da me e ha esclamato: non serve più che fai i bagni con noi, li facciamo con Desy!
Improvvisamente mi sono vista tra 10 o 12 anni: ciao mamma, non aspettarci.
E devo dire che non è stato poi così male.
Aggiornamento delle 21:59: Giona la abbraccia pure.
KIMA E LA SVOLTA
Com’è andare in vacanza con un cane?
Difficile.
A maggior ragione se il cane ha 10 mesi e non ha mai visto altro che casa, boschi, montagne e poco altro.
Deve imparare a controllarsi.
Tu devi continuamente controllare.
Un occhio al cane e un occhio al mondo.
Ed entrambi gli occhi ai figli.
Però poi succede che funziona.
I bimbi imparano ad essere più autonomi, lei (Kima) mette insieme i pezzi e impara nuove regole e tu riesci a stenderti per la prima volta in 4 giorni.
Commozione e gratitudine
Vedrai che ti stupirà, mi avevano detto.
Oggi è successo!
E succede che riesco pure a leggere, sono a metà di Immagini Vs Parole di Davide Bertozzi, l’avevo già citato ma lo ri-cito, avanzo a singhiozzo ma avanzo ed è bellissimo (il libro e poter leggere).
MOMENTO MADRE PROFONDA
La cosa stupenda di questa vacanza è l’autonomia che stanno maturando i bimbi e la fiducia che sto riponendo io in loro.
Entrano ed escono dall’acqua da soli, giocano in giro per il campeggio, non hanno sempre e continuamente bisogno di me.
Stamattina a Levico sono entrati da soli nel negozio per pagare i loro peluche.
Idem nella tabaccheria dove Ettore ha comprato le cartoline per gli amici.
Io aspettavo fuori.
Autonomia e fiducia formano un circolo virtuoso per cui poi succede che le cose funzionano meglio e questo non smette mai di stupirmi.
Avere Kima è un impegno e un vincolo che loro hanno ben chiaro, è capitato che si lamentassero della cosa ed è stata l’occasione giusta per spiegargli l’impegno e la fatica che comportano anche le cose belle.
Sono piccoli, continuano a litigare per le minchiate eppure sono anche un po’ più grandi.
LE FRASI DEL GIORNO
Ettore: mamma, perché le mutande dei costumi di voi donne sono fatte che si infilano tutte tra le chiappe?
Ettore: mamma, perché io non posso scuotermi dall’acqua come fa Kima?
Io: Kima ha il pelo, scuote il corpo per scuotere il pelo
Ettore: allora io non posso farlo ma papy sì!
Giona: io non volevo mangiarle mamma, è che le caramelle sono finite fuori della scatola e allora le ho mangiate.
Giona: come si chiama la bambina?
Io: Desiré
(…)
Giona: come si chiama la bambina?
Io: Desiré
(…)
Giona: come si chiama la bambina?
Io: chiamala Desy
(…)
Giona: come si chiama la bambina?
Io: Desy
(…)
Giona: ma com’è che si chiama la bambina?
Io: Bambina Giona, chiamala pure bambina, vedrai che ti risponde.
LE FOTO
Come sempre le trovi nel mio profilo Facebook
Quotidianamente posto anche su Instagram
IL DENTE
Giusto, stavo per dimenticare: ebbene sì, in mezzo a tanto gaudio mi si è rotto un pezzetto di dente mangiando una ciliegia.
Per ricordarmi di non abbassare mai la guardia probabilmente… ma oggi nemmeno questo riesce a smontare il mio buon umore.
LA RICETTA
Pesce? ma sì dai.
Una semplice trota marinata al curry (il curry nel pesce ci sta, credimi) che con i pomodorini confit prende un non so che di buonissimo. La ricetta è qui.
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