Era troppo bello essere vero…
E infatti è bastato portarli a camminare in montagna sulla via del ritorno, per far tornare a galla tutta la fatica di motivare due pargoli, maschi e pigri nonostante la loro eccezionale forma fisica.
In compagnia di altri minorenni fanno i kilometri.
Con la mamma fanno i piagnoni.
Complice un sentiero troppo banale per i loro gusti (su questo sono come me) è stata un’agonia a cui abbiamo messo fine prima di raggiungere la vetta del Cornetto di Folgaria.
No ma, tu hai idea di quanto possono lamentarsi due bambini che non vogliono camminare?
Neanche Kima, che li tirava, è riuscita a portarli sù e ad un certo punto mi ha guardata implorante: “potevamo lasciarli al lago e venire a farci una corsa io e te, sorella”.
Come non darle torno?!
Quindi a un certo punto ci siamo seduti, abbiamo mangiato e abbiamo fatto foto e video da deficienti.
Con buona pace di tutti quei genitori che di montagna non capiscono un’emerita tega perché non ci vanno mai, ma quando ti vedono a fine estate ti dicono:
- sapessi mio figlio in montagna come cammina, non si lamenta mai, MA-I!
- sapessi mio figlio in montagna come pedala, non si lamenta mai, MA-I!
Per non parlare di quei genitori che:
- sapessi mio figlio in montagna quanti compiti ha fatto, tutti, TUT-TI! E senza lamentarsi ehhh, MA-I! E così gli abbiamo già preso il libro delle vacanze della quarta, così si prende avanti…
Ma cazzo, ce li ho solo io i figli che si lamentano quando andiamo in montagna?
E che preferiscono giocare ad arrampicarsi anziché incollarsi ai libri?
Che se davvero avessero avuto una via di secondo grado davanti non avrebbero fiatato e sù come stambecchi.
Ma camminare per camminare: “sono stanco mamma”, “quando siamo arrivati mamma?”, “ho le gambe deboli mamma”, “torniamo alla macchina, mamma”.
“MAM-MA!!!!”
E quindi alla fine siamo arrivati a casa.
Ho sistemato tutto, è una mia fissa: quando torni sistemi e pulisci, tutto e subito.
E abbiamo fatto pure un patto: per una settimana diranno solo “papà”.
LA COSA BELLA
La cosa davvero bella è tornare a casa quando è brutto tempo: una settimana di bel tempo e l’ultimo giorno piove, è meraviglioso, è il giorno giusto per rientrare.
LA COSA MENO BELLA
Che ha piovuto anche sui vetri che avevo lavato da poco.
LA FRASE DEL GIORNO
Ettore, che nel gioco delle parole (io dico una parola e tu usi le due ultime lettere della mia parola per iniziare una nuova parola) mi chiede di allungargli una parola che finisce per NI:
“Nonni” dico io
“Nintendo” dice lui “e ti ricordo che sto per compiere gli anni”
(Alla faccia del messaggio subliminale)
COL SENNO DI POI
- Ho portato troppa roba… non da vestire, da mangiare!
Diciamo che eravamo attrezzati nel caso avessimo ricevuto ospiti… ogni giorno! - Non porterei secchiello e palette: mai usati!
- Avrei fatto attaccare bottone ai bimbi con Desiré molto prima: scema io!
- Il primo giorno non avrei messo piede nella spiaggetta dedicata ai cani: è microscopica e sporca, ma non di cacche o altro, è sporca di mozziconi di sigaretta. Come sempre gli animali peggiori siamo noi.
I BUONI PROPOSITI
- Ricordarmi che posso mollare (disse la madre subito dopo aver cazziato entrambi i figli e pulito tutta casa)
- Continuare a leggere (e su questo ci sono)
- Continuare a scrivere in questo blog (me lo dico come tanti si dicono che andranno in palestra… ogni tanto succede che qualcuno ci riesca)
- Basta vino e patatine (a parte giovedì, giovedì c’è addestramento Kima, giovedì c’è la prova bar, e mica per finta)
- Iniziare a studiare per il Master (bisogna)
- Prepararmi seriamente per il talk del Web Marketing Festival con quelle due super-donne delle Slide Queen (il 17 si sale sul palco di Rimini)
Basta, mi par sufficiente.
GRAZIE
Chiudo questo diario ringraziando chi ha avuto la voglia e la costanza di leggermi ogni giorno: a me è piaciuto prendermi il tempo di scrivere ma non mi aspettavo un così bel riscontro. Grazie per gli incitamenti, i commenti, le correzioni, gli stimoli sui diversi temi.
Mi sono ritrovata sui tasti un po’ fuori forma (quando scrivi troppo su LinkedIn ti succede questo) ma con il piacere di sempre.
E per finire vorrei cedere la parola ai miei figli e a Kima chiedendo come racconterebbero loro questa settimana.
FIGLI
Com’è stata questa vacanza ragazzi?
- Ettore: Bella!
- Giona: Bella!
(Il maschio medio davanti alla TV)
KIMA
Ho capito che se abbaio le persone vengono a farmi le coccole, è stato meraviglioso: si fermavano tutti al nostro bungalow, TUT-TI.
Domani comunque andiamo a correre, vero?
LE FOTO DI OGGI
Sempre al solito posto: Faccia di libro
LA RICETTA
Capesante su crema di cannellini, ricetta del 2013 buonissima, e poi ci stava il finale di pesce!
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