Sabato, a Bologna, mi sono addormentata pensando a come avrei gestito Kima in bungalow: come avrei evitato che 9 mesi e 23 kg, di Pastore del Lagorai, vivace ed espansiva in modo indiscriminato, uscisse per andare a curiosare in giro?
Pensavo allo stendino usato dai vicini di bungalow dello scorso anno e mi chiedevo se sarebbe andato bene anche a noi per bloccare l’uscita.
Neanche i due gol dell’Italia al cardiopalma sono riusciti ad evitarmi una serie di pippe che ti lascio solo immaginare.
Oggi, quando siamo arrivati al camping, la prima cosa che Ettore ha notato è stato il cancellato che permetteva di chiudere l’ingresso al bungalow: primo problema risolto!
Mi è parso che la vacanza iniziasse già col piede giusto.
Ma il fatto è che sabato sera non mi sono concentrata sul vero problema: gestire Kima in spiaggia.
COSE DA SPIAGGIA
Se negli anni passati mi sono sempre stizzita del fatto che i bambini calpestassero gli asciugamani con i piedini bagnati e sporchi, oggi cosa posso dire a un cane che dopo aver nuotato ti viene in contro calpestando anche gli asciugamani altrui, ti si ferma a 30 cm, si scrolla tutta l’acqua di dosso distribuendola equamente in tutto ciò che c’è nell’arco di due metri e poi ti si butta addosso, non prima di essersi rotolata per terra, per avere le tue coccole?!
CHE VOGLIA DI CRODE
In macchina stamattina Ettore ha precisato: mamma io te lo dico, le scarpe per camminare in montagna le hai portate via per niente. E io stasera ho pensato di aver caricato pochi asciugamani.
Essere in montagna senza poter andare in montagna… che contrappasso.
Per non farmi prendere dallo sconforto ogni volta mi rispondo che “li ho portati a nuotare senza dover portarli al mare!”
Tié.
PER IL RESTO TUTTO BENE…
Cioè, domani devo ricordarmi di mettere nella borsa anche la crema solare ma non mi pare che oggi ci siano stati particolari danni.
E poi devo ricordarmi che se passano 3 ore in acqua devo portare in spiaggia anche del cibo… dettagli a cui domani penserò.
E non dimenticare che se abbiamo speso soldi per i braccioli di Giona e due paia di occhialini, sarebbe davvero bello non lasciarli al bungalow.
A parte questo… no, davvero, tutto bene.
Io peraltro mi sono concessa una settimana di scarico dalla corsa che corrisponde anche a una settimana di pausa dalla mia astinenza da alcool.
Effettivamente le due cose non stanno benissimo insieme ma così come non c’è modo di correre con due bambini e un cane appresso, allo stesso modo non è possibile non stapparsi una bottiglia di vino a fine giornata, con due bambini e un cane appresso.
COMUNQUE IO LO CONSIGLIO, IL LAGO INTENDO
Resta il fatto che il lago di Caldonazzo è strepitoso: come tantissimi luoghi offre il meglio di sé quando la gente se ne va, per dire che anche il mare avrebbe il suo fascino in quanto mare, sulla vita da spiaccia continuo ad avere numerose riserve, anche sulla sabbia.
E poi, vuoi mettere che stanotte dormiremo con il lenzuolo ben rimboccato?!
Goduria.
Ora vorrei anticiparti i programmi di domani e metterti la foto della cartina con il sentiero che prenderemo, l’immagine della malga che raggiungeremo e anticiparti il menù, includerebbe di sicuro uno strudel con salsa di vaniglia tiepida…
Vabbè, passiamo oltre.
Se tengo botta, domani sera ti racconto gli sviluppi di questa avventura a 4 che potrebbe sembrare un po’ folle ma è tutto allenamento alla vita Jomo, una pausa da mesi troppo No-Jomo e anche No-Io e la gioia di vedere i loro sorrisi.
Vorrei far seguire scatti sparsi da guardarsi in ordine, purtroppo non riesco a caricarli quindi devi andare sul post di FB, dal quale con tutta probabilità arrivi, in ogni caso qui.
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