Approdiamo al Panoramasee camping.
Il lago l’ho scelto io su un blog di viaggi con i bimbi, il campeggio è l’unico dei tre sul lago con delle piazzole libere… chiediamoci pure il perché.
È minimal, per non dire spartano.
Panorama da urlo e confort zero.
Io e Fra ci guardiamo…
“Ma qui troviamo pane e brioche freschi la mattina? non dico lo stinco a cena ma due briochine?”
Fra legge questo nei miei occhi
“Ma io davvero sto con una che sceglie il camping in base alla consegna delle brioche fresche?”
Non lo dice ma lo pensa, io me ne accorgo.
“Certo cazzo che voglio le brioche: dormo da culo in mezzo a due minorenni che si contendono uno le tette e l’altro i miei capelli, mentre tu russi nella suite del piano superiore, sforno cene gourmet con due fuochi da camper, mi cambio nello spazio di 1 metroquadrato mostrando le chiappe a chiunque passi ne raggio di 10 metri… io non voglio, io pretendo le brioche, dio del ciel (da ora in poi ddc)”
La conversazione reale invece è più o meno questa:
Fra: “amore che ne pensi?”
io: “mi sembra un po’ essenziale nei servizi, tu che dici? ce l’avranno una rivendita di pane?”
Fra: “dubito, ma se vuoi cambiamo, troviamo un altro lago…? amore mio”
io “ma figurati. No, sono la solita viziata, fermiamoci pure qui”
“Sarà una vacanza faticosissima” il mio pensiero finale è questo.
Ho già in canna due o tre recriminazioni, aspetto solo il momento giusto per lanciarle come un missile Tomahawk.
Per ora taccio, sono donna anch’io.
A modo mio.
Ci siamo accampati alla piazzola 27, rigorosamente in discesa e no, noi non ce l’abbiamo quei cosi da mettere sotto le ruote per mettere in bolla il furgone… dormirò da culissimo, con due corpi che rotoleranno inevitabilmente sopra il mio che sarà spiaccicato addosso al mobile del lavabo, ddc.
1 a 0 per me.
Al lago (che è davvero meraviglioso) si accede dal camping accanto al nostro.
7 minuti a piedi per raggiungere una spiaggia-prato strepitosa con tanto di ristorante-bar annesso: una figata dotata dei confort necessari a fare impazzire un quattrenne e rilassare sua madre.
1 a 1, Fra è in rimonta.
Ettore si scatena in acqua, peraltro senza sanguinare per tutto il giorno. No dico, neanche una goccia di sangue: a Klagenfurt, in un’ora di parco giochi, si era grattugiato un ginocchio, sanguinato dal labbro, riaperta la ferita sul mento, graffiato una culatta e sfregiato una guancia… oggi invece neanche un graffio.
Pare i servizi sociali oggi non verranno a reclamare la nostra incuria.
Giona si abbronza e ingurgita omogeneizzati e yogurt come non ci fosse un domani, noi cerchiamo di riposarci e la sera ci concediamo pure una piccola balla con due doppio malto.
Le vacanze iniziano ad avere il gusto di vacanze e io penso che il campeggio in fondo lo amo davvero.
Quello degli ‘striaci ancora di più, perché loro sono ordinati, rispettosi, puliti, onesti, cordiali.
Avranno pure perso la guerra ma qualcosa da insegnarci ce l’hanno.
E poi si possono pure ordinare pane e brioche in reception e ritirarle il mattino dopo. Fresche di forno.
2 a 1 per Fra, faccio rientrare i missili Tomahawk e buona notte.
Domani è un altro giorno.
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