5:30, la sveglia puntuale mi avvisa che è ora.
Non dormivo.
Oggi il cielo indossa una coperta di nuvole grigie a strisce arancioni, preludio di un’alba in cui il sole c’è l’avrà dura.
O forse sì è preso un giorno libero… se lo merita.
Oggi non corro.
Cammino svelta, che le chiappe ne beneficiano.
Torno presto, che stamattina si sbaracca.
Colazione un po’ meno ricca del solito.
Il burro è finito ieri
Sarà un segno?
Il lago si è vestito di bianco oggi
Qualcuno la chiama nebbia, gli esperti condensa ma è che anche lui non vuole vederci andar via
Ho sempre apprezzato il meteo che, con una giornata di pioggia, rende più accettabile il dover tornare a casa.
Ogni fine dovrebbe celebrarsi sotto le lacrime del cielo.
Come nella migliore (o peggiore) filmografia d’amore: quando i due protagonisti si lasciano e la pioggia nasconde il pianto…
Comunque noi, che il romanticismo non è il nostro forte, abbiamo brindato all’ultima sera con una buona bottiglia di bollicine, metodo classico ça va sans dire.
Ce la siamo scolata tutta e alle otto stavo lavando i piatti, brilla che quasi riuscivo ad attaccare bottone col baffo austriaco vicino a me. Lui un po’ strofinava e un po’ fumava. Io a stento mettevo a fuoco le mie posate.
Questa vacanza è servita.
Il riposo è un’altra cosa, ma in vacanza il riposo, con due bimbi, è come io e il tacco a spillo o io e una terza di reggiseno: connubbio impossibile!
Che Ettore è bravo ma potrebbe partecipare alle olimpiadi del “perché” è delle ginocchia sbucciate. E vincerebbe l’oro. In entrambe le discipline.
E Giona pure è un bimbo buono, ma a 5 mesi non puoi mica dirgli “vai, vai in acqua a giocare con tuo fratello e con le carpe, vai…”
Però siamo stati bene
Lavoro zero, la prima volta in 5 anni da freelance che non penso al lavoro in ferie.
Bagni qb nonostante le carpe a sgrillettarti gli alluci.
Lettura mai abbastanza, ma più che a casa (vi consiglio L’amore è eterno finché non risponde di Ester Viola)
Cibo e birra come se fossimo stati via 3 settimane anziché 1.
Sesso non pervenuto.
Di contro ho scritto tanto… Fra dice che l’anno prossimo porta via i soliti 4 preservativi e lascia a casa il computer: “meno like e più orgasmi” è già il payoff delle #vacanze2018
Ho sempre apprezzato il meteo che, con una giornata di pioggia, rende più accettabile il dover tornare a casa. Ma non serviva inviare l’uragano che abbiamo trovato tra Treviso e Bassano…
Comunque alla fine, siamo rientrati.
E detto fuori dei denti: il viaggio di ritorno accompagnato dai pianti del piccolo e dai lamenti del grande, è in grado di annullare qualsiasi effetto benefico di 6 gg di vacanza.
L’anno prossimo quindi non solo agriturismo con animazione per i bambini a bordo piscina, istruttore di downhill per Fra e massaggiatore per me, ma pure il teletrasporto! Tiè.
Ringraziamenti:
- principalmente a Fra che mi ha dato il tempo di scrivere e che ha accettato di far parte della mia ironica narrazione. Ha letto in anticipo tutti i post e mi ha aiutato a trovare i refusi, qualcosa è sfuggito ma amen, conto nella vostra comprensione, sono stati tutti post cotti e mangiati, poco editing e tanta fretta per non rubare tempo ai pargoli (e pure adesso scappo, che c’è il west da disallestire).
- un grazie anche a loro, che mi amano nonostante me, che non sono una mamma normale ma faccio del mio meglio
- grazie al Panoramacamping del Turner See: aveva il wifi gratuito, cosa non scontata in Austria, anzi
- grazie a voi che mi leggete quotidianamente e mi avete incoraggiata a continuare tutta la settimana… è stato molto piacevole condividere le nostre vacanze con voi. Torno presto, forse domani… ci sto prendendo gusto 😉
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