Non sono una tipa da dolci cremosi, questo va detto.
Mi piacciono la torta di mele, tutti i lievitati, la cheesecake senza dubbio e -solo se fatti bene- la crema catalana, il crem caramel e la panna cotta, ma ribadisco: solo se fatti bene.
Sbrodolate le dovute precisazioni oggi vi regalo la ricetta di un dolce cremoso.
Eh sì, perchè si deve cambiare, osare, provare, sperimentare e assaporare il nuovo.
Che le abitudini son belle (e buone) ma sono pure un limite e una resistenza all’esperienza.
Me lo ha detto anche Karen, la mia erborista, la trovate da Herbaria a Creazzo, fate pure il mio nome e fidatevi ciecamente di questa grande donna (Karen intendo, mica me).
Insomma Karen mi ha detto che per smuovere e risolvere alcuni fastidi (e non sto qui a puntualizzare i miei fastidi) a volte è sufficiente cambiare abitudini, dare un ordine nuovo al corpo, introdurre elementi di novità e assecondare i tempi del nostro organismo (più che quelli della nostra mente).
Che poi è un consiglio facilmente estendibile.
Lo dicono tanti studiosi di non fare la stessa strada ogni giorno per andare al lavoro, di aprirci all’imprevisto, di modificare piccole grandi pratiche quotidiane per fuggire l’assuefazione e tenere attive le cellule cerebrali (e non solo quelle).
Perchè poi noi ogni mattina spalanchiamo i balconi per cambiar l’aria di casa ma ci dimentichiamo di aprire le finestre del nostro quotidiano e alla lunga asfissiamo dentro un tram tram di attività, odori, relazioni e gusti sempre uguali.
Perciò una buona abitudine è rompere le abitudini.
Mettere un piede nel nuovo, avvicinare il palato a sapori e consistenze che escono dal nostro solito.
La crema per dire.
Che compiva gli anni mia sorella Lidia, quella di mezzo, quella alta e gnocca, quella che come veste lei ogni giorno per andare in ufficio io non riesco a mettermi nemmeno per un matrimonio.
Bon, avete capito.
La gnoccolona per il suo compleanno chiede sempre uno e un solo dolce: quello con il riso soffiato e i Mars. E mia mamma, che alle abitudini, anzi alle tradizioni, un po’ ci tiene (notate la frecciatina, please), ne ha preparato in quantità.
Io invece (incaricata della cena di compleanno) volevo qualcosa di diverso.
Desideravo l’insolito, volevo peraltro usare l’aceto Balsamico di Modena IGP del Consorzio e ho optato per un crumble di pere “scomposto” con crema al mascarpone.
Di grande effetto, semplice e soprattutto pratico, perchè è possibile preparare tutto in anticipo, al momento di servire vi basterà comporre il dolce direttamente sui singoli piatti.
L’uso dell’aceto balsamico di Modena IGP poi, è stato il tocco che ha reso questo fine pasto originale e stuzzicante al palato, la sua piacevole nota acidula ha compensato la dolcezza e ha donato equilibrio al piatto.
Speciale davvero.
E ringrazio con tutto il cuore per il gentile omaggio gli organizzatori dell’evento La Bonissima, che si terrà a Modena il 17, 18, 19 ottobre. Anzi vi consiglio, se vorrete assaggiare prodotti tipici modenesi, di non mancare l’appuntamento.
E ora veniamo alla ricetta…
CRUMBLE SCOMPOSTO CON CREMA AL MASCARPONE E ACETO BALSAMICO IGP
Ingredienti per 8 persone
Per il crumble (potete prepararlo anche il giorno prima)
120 gr farina
80 gr di burro freddo (meglio se bavarese)
30 gr mandorle tostate e tritate
80 gr zucchero di canna
Per la crema al mascarpone (consiglio di prepararla il giorno prima o la mattina per la sera e di tenerla in frigorifero)
250 gr mascarpone
4 tuorli freschissimi
120 gr zucchero
2 cucchiai di Grand Marnier (facoltativo)
100 gr di panna fresca montata a neve
E infine
3 pere kaiser mature ma sode
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di zucchero
1 limone (il succo)
Aceto Balsamico di Modena IGP
Come si fa…
Crumble alle mandorle (accendete il forno a 180°)
In una terrina mettete la farina, lo zucchero e le mandorle tritate, aggiungete il burro freddo a pezzetti e con la punta delle dite lavorare velocemente fino ad ottenere un composto granuloso.
Foderate una tortiera o una teglia rettangolare con carta forno, distribuite il composto e informane per circa 25 minuti, forno ventilato.
Fate raffreddare completamente e poi rompetelo con le mani creando delle briciolone grossolane e irregolari.
Crema al mascarpone
Montate a lungo tuorli e zucchero, se vi va (io ve lo consiglio) potete pastorizzare le uova in modo da ottenere un prodotto assolutamente sicuro e salubre, qui trovate come si fa e vi assicuro che è facilissimo.
Dopo che avrete montato uova e zucchero aggiungete il mascarpone ammorbidito e, a piacere, il liquore.
Ammalgamate bene e alla fine unite anche la panna montata (non calcolate le caloria, mi raccomando, solo il gusto!!)
Mettete la crema in frigorifero in modo che si rapprenda bene.
Infine preparate le pere, pulitele e tagliatele a fettine sottili, irroratele con il succo di limone. Sciogliete il burro in una padella e spadellate le pere scolate dal succo di limone e spolverate di zucchero. Basteranno pochi minuti, le vogliamo ammorbidite e non spappolose, devono restare in fetta. Suggerisco di procedere in due tornate in modo da non mettere troppe pere dentro la padella e da evitare l’effetto lesso.
E ora impiattiamo….
Posizionate le fettine di pera a lato del piatto, aggiungete una buona dose di crema aiutandovi con la sac à poche.
Distribuite sulle pere e in parte anche sulla crema un po’ di crumble alle mandorle.
Completate l’opera con l’aceto balsamico (mi raccomando non quello che usate nell’insalata, scegliete un prodotto come si deve, questo è davvero super).
Il gioco è fatto, buon dessert a tutti e nel cestino le abitudini. 😉
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