Si chiude oggi la tre giorni di VinNatur all’interno della splendida Villa Favorita a Sarego (VI).
Ci sono stata sabato insieme a due amici speciali, Alberto (personal chef ma soprattutto personal amico) e Cuoca Pina (e di lei sentirete parlare ancora molto presto!), e con Ettore chiaramente. Senza alcuna pretesa di fare una recensione da esperta (che non sono) voglio però raccontarvi di questa bella manifestazione e invitarvi a conoscere l’associazione e il mondo che rappresenta. E visto che ci sono vi lascio anche qualche piccola riflessione tutta mia… 🙂
“VinNatur è un’associazione che riunisce vignaioli da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio, rispettandone la storia, la cultura e l’arte che sono state loro tramandate nel tempo, traendo ispirazione da una forte etica ecologica.” Un’associazione che nasce dalla passione per il vino innanzitutto e per ogni forma di coltivazione e produzione nel rispetto della natura e della naturalità oserei dire. È molto interessante leggere il loro manifesto qui.
VinNatur è sinonimo di vini naturali e biodinamici… Un mondo di cui non sono grande conoscitrice ma che sto cominciando ad apprezzare grazie anche ad Alberto ed Elisa di Food Free Style che mi stanno introducendo con competenza e pazienza alla materia.
E quindi sabato è stato VinNatur! Vi lascio visitare il sito per capire com’è organizzata la manifestazione, vi dico solo che in questa bella occasione Villa Favorita ospita la più importante manifestazione di vini naturali in Europa all’interno della quale potrete trovare viticoltori europei accomunati dell’obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze per produrre vino in maniera naturale, sia in vigna che in cantina, e di divulgare la cultura del “terroir”. Partecipare significa incontrare e conoscere i produttori stessi e farsi rapire dalle loro storie e dai loro prodotti.
Io, Alberto e Pina abbiamo affrontato la giornata con due semplici, anzi vorrei dire “naturali” intenti:
- passare insieme una bella giornata!
- scoprire, degustare e condividere il piacere di una passione comune, quella per il buon vino
Abbiamo incontrato e conosciuto diversi produttori e cantine, abbiamo sperimentato molto (leggi “abbiamo assaggiato parecchio”), scoprendo alcuni prodotti davvero eccellenti, ci siamo mossi dal Veneto, all’Emilia, al Piemonte… dall’Italia, alla Spagna, alla Francia… e via dicendo.
Il vino naturale all’inizio (e io sono all’inizio) ha bisogno di qualcuno che ti aiuti ad affrontarlo, a capirlo, a conoscerlo… qualcuno che ti prepari a ciò che andrai a degustare poichè è un mondo un po’ a se, con regole e metodi diversi ma anche con gusti e sensazioni tutti differenti da ciò a cui siamo abituati. I produttori fortunatamente hanno questa sensibilità unita ad una grande apertura e disponibilità a raccontarsi, con generosità e passione: ti trasmettono quello che è il frutto di una scelta, di un credo, di un’aspirazione, di un sogno e ti coinvolgono, cosa non scontata ed assolutamente piacevolissima. Questa è il primo importante merito che dò all’evento: pochi commerciali e tanti vignaioli! Una manifestazione coinvolgente quindi perchè coinvolgenti sono gli espositori, l’enosnobbismo seppur presente in qualche misura, è forse più di chi visita che non di chi produce… e qui mi fermo 🙂
Altra nota positiva: il vino al centro! Vino e persone, storie e cantine… tutto il resto è un contorno volto a valorizzare il piatto forte. Il cibo quindi è presente con pochissimi e selezionati produttori: formaggi, affettati, pane, pizza e dolci. Poche cose, buonissime e realizzate anche in questo caso con ingredienti selezionati. Mi è piaciuta molto questa scelta che ci ha permesso di assaggiare alcune eccellenze… pure Ettore si è commosso all’assaggio del culatello!
La giornata, iniziata con un po’ di pioggia, si è poi aperta al sole… il giardino di Villa Favorita permette di sedersi sull’erba per fare una pausa, per gustare un panino, una fetta di dolce o un trancio di pizza… il tutto con la massima libertà e naturalezza, senza divieti se non quelli dettati dalla buona educazione. Anche la scelta di una location così particolare, lontana anni luce da un freddo contesto fieristico, immersa nelle colline (e nelle vigne) del basso vicentino, l’ho trovata particolarmente azzeccata. Tutta l’organizzazione a dire il vero è stata eccellente: il parcheggio, il bus navetta (ma noi abbiamo preferito fare 4 passi), l’accoglienza, ecc… nella mia piccola esperienza di manifestazioni del genere posso affermare che si stava proprio bene, e lo dice una che ha passato 4 ore con un bimbo in fascia: nessuna calca, ambienti ben arieggiati, spazi consoni ad una grande affluenza, servizio cortese e disponibile.
Poi che dire? quando c’è la compagnia c’è tutto no?!! E io ho avuto il grande piacere di stare in compagnia di amici che naturalmente condividono con me alcune importanti passioni che sono il cibo, il vino e ancor di più la convivialità! Il gusto di stare insieme anche con pane e formaggio (e vin), senza tante cerimonie. Alberto e Pina (mancava Elisa ma non posso non includerla nel gruppo) sono stati i migliori accompagnatori che potevo desiderare: entusiasmo a mille, spontaneo, spumeggiante e genuino. Noi, di cui tutto si può dire ma non snob, abbiamo affrontato la giornata con gli occhi brillanti come un bambino davanti alle giostre… volevamo soprattutto assaporare! Assaporare tutto: il vino (scontato), l’atmosfera, l’entusiasmo e la passione dei produttori, la gioia di stare insieme, il gusto di conoscere persone e di ascoltare storie. Naturalmente in sintonia a prescindere dalle preferenze sui singoli vini. Io mi reputo stra-fortunata ad avere amici così: pieni di vita, di desideri, di sogni, amici con gli occhi che brillano! Circondatevi di persone belle e positive, la vostra vita ne guadagnerà come un buon vino che affina in barrique.
Chiudo con un cenno sullo svezzamento di Ettore che al VinNatur è stato ufficialmente iniziato al dolce nettare d’uva… e non solo a quello visto che si è pappato prosciutto crudo, speck, culatello e vari assaggi di formaggio. Per ben due volte ho intinto (dicesi anche “pocià”) l’indice in due strepitosi vini e glie ne ho fatto assaggiare un goccio… potremo discutere per ore se sia stato opportuno/sano/educativo o meno ma io sono stata felice di averlo coinvolto attivamente, di vedere l’entusiasmo con cui questo bimbo sperimenta tutto, la facilità a nutrirlo, il suo desiderio di provare senza porsi limiti… vino a parte io spero che cresca così, motivato a sperimentare e ad assaggiare, non solo vino, non solo cibo ma la vita intera!
Chiudo segnalandovi due etichette: di tutte quelle testate vi indico le due che ho condiviso con Ettore, (senza nulla togliere a molte altre ma sarebbe stato difficile recensirle tutte). Sono due vini dolci, molto diversi tra loro ma entrambi strepitosi e soprattutto (come m’insegna la mia maestra di vini Elisa) sono due prodotti locali e quindi prima di guardare altrove preferisco promuovere “le cose di casa”:
- “Dolce Racrei”: Recioto di Gambellara Spumantizzato naturale della cantina Davide Spillare (Gambellara)
- “Il fiore della Costiera”: Passito di Moscato Giallo IGT della cantina La Costiera (Colli Euganei)
Chiudo e vi passo la palla… se apprezzate il buon vino non fatevi mancare l’occasione di conoscere VinNatur e di partecipare a questa bella manifestazione e poi andate in cantina, incontrate i produttori, fatevi raccontare le loro storie e i loro perchè e scoprirete storie e prodotti davvero eccellenti..
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