Ho così tante cose da dirvi e da raccontarvi che mi sto segnando tutti i post che devo scrivere da qui ai prossimi giorni… la lista è lunga, spero davvero di non metterci tre mesi ad esaurirla tutta. Ho da condividere ricette, racconti, considerazioni, progetti e pure qualche buon proposito (speriamo bene).
Ma andiamo con ordine e con logica (logica io???): seguiamo la cronologia dei fatti. E quindi comincio con Il Piccolo Bevitore… e non sto parlando di Ettore che pure è sulla buona strada ?
Il Piccolo Bevitore è uno dei progetti di Elisa La Rossa di : un progetto che parla di vino, di vino e cibo, di vino, cibo e produttori, di vino, cibo, produttori e territorio… sì insomma la cosa ha un suo perchè, un suo senso e una forma particolarmente piacevole. Il Piccolo Bevitore riunisce persone appassionate o anche solo curiose di saperne di più e in 5 serate guida ad un’esplorazione teorica e pratica di questo affascinante mondo. La Rossa è straordinaria, trasmette conoscenze basilari ma ben mirate, quello che ti permette di capirne un po’ di più senza la pretesa di farti 搬瓦工 diventare un esperto o peggio un eno-snob. La Rossa poi è una fervente sostenitrice dell’applicazione pratica di ogni nozione teorica e quindi… non credo servano spiegazioni, le immagini del collage parlano da sole ? Ma cosa più importante La Rossa trasmette emozioni e tanto amore, lei parla, racconta, spiega, descrive e le brillano gli occhi (non perchè ha bevuto… quelli un po’ ubriachi a fine serata eravamo noi!), ti conquista con il suo genuino entusiasmo e con la sua grande competenza, bravissima!
Le serate de Il Piccolo Bevitore si chiudono con una Cena di Vini. Funziona così: ciascuno porta un vino con un piatto associato e presenta la sua scelta a tutti motivando l’abbinamento. Nessuno sa cosa porteranno gli altri, non si sa che piatti arriveranno e tantomeno che etichette verranno scelte… insomma si va al buio e si torna considerevolmente brilli (battutona).
E così anch’io mi sono trovata ad affrontare questa prova… che poi io poi parto al contrario: mi viene naturale prima scegliere il piatto e poi abbinare il vino e questo un po’ mi frega. Mi frega perchè a me viene naturale preparare un dessert ma non sono appassionata di vini dolci (e La Rossa insegna che con i dolci vanno vini dolci, salvo alcune eccezioni). Scegliere un vino per i Ravioli dolci che avevo scelto di preparare non era semplice… il passito non lo volevo, l’etichetta particolarmente blasonata non la volevo, lo spumante non lo volevo, per fortuna il mio è un pucher di tutto rispetto e nell’enoteca di fiducia (in centro a Zanè – VI) è arrivata l’illuminazione: un verduzzo friulano Alturis, dolce ma non troppo, che ben si sposa con questi tortelli ripieni di marmellata, noci e uvetta: abbinamento riuscito, sono stata promossa e certificata.
La ricetta dei ravioli è tratta dal libro “Cuochi si diventa” di Allan Bay, lui li chiama Tortelli di confettura, io ho solo modificato leggermente le dosi di alcuni ingredienti senza stravolgerla: ne escono dei pasticcini davvero molto, molto buoni, semplici da fare, golosi da mangiare.
Eccovi la ricetta e a seguire le scelte e gli abbinamenti dei miei compagni di viaggio che ringrazio per la bella compagnia in questa alcolica avventura, è stato un vero piacere… anzi, è stato l’inizio di tante piacevoli amicizie.
Ma il grazie più grande va ad Elisa, la numero 1!Ravioli dolci by Allan Bay
Ingredienti per una placca da forno
150 gr farina (più altri 20 gr se serve… lo capirete lavorando l’impasto)
70 gr zucchero
80 gr burro
1 uovo intero
scorza di limone grattuggiata (facoltativa)
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Per il ripieno
50 gr di gherigli di noce
30 gr uvetta ammollata
150 gr marmellata di albicocche (o di altra frutta a vs piacere)
Come si fa…
Iniziate preparando la pasta: mescolate farina (addizionata di lievito) e burro fino a formare una specie di sfarinato sbricioloso (con le mani o con la planetaria), unite zucchero, uovo, limone, sale e formate un panetto liscio e non troppo appiccicaticcio (eventualmente aggiungere 2 cucchiai di farina). Fare riposare anche fuori del frigo e il tempo di preparare il ripieno: tostate su una padella per pochi minuti le noci quindi tritatele e unitele a marmellata ed uvetta.
Stendete la pasta in una sfoglia non troppo sottile, ricavate tanti rettangoli o cerchi, come preferite, mettete un po’ di ripieno al centro e piegateli a metà creando il raviolo, sigillate bene premendo i bordi con le dita, ponete sulla piastra del forno ricoperta da carta forno, infornate a forno caldo e cuocete a 180° per 20 minuti circa (ventilato io). Da gustare tiepidi o freddi cosparsi di zucchero a velo e abbinati ad un ottimo Verduzzo Friulano.
Comment
Sei tu la numero 1, altro che!!! Grazie di tutto 🙂
Smack!