Ricetta veloce oggi perchè ve lo confesso… sono un tantino presa.
È un periodo intenso e ricco di cose, povero di tempo libero, spumeggiante e talvolta frustrante, un’altalena di emozioni che vanno dall’entusiasmo più sfrenato, della serie “spacco il mondo” a momenti di panico tipo “non ce la posso fare, datemi almeno altre 10 ore al giorno”. Sì lo ammetto, vorrei più tempo perchè quello che faccio mi piace e vorrei farlo meglio (e se riuscissi a metterci anche una corsa e un lievitato in più ogni tanto, non sarebbe male) ma così è, e così dev’essere… l’equilibrio me lo devo trovare io, nessun altro può vendermi buon senso e distacco. Poi il fatto che io sotto sotto goda sotto stress è un altro discorso.
Però non smetto di impastare e di sperimentare… non invento niente di nuovo, questo lo devo dire, non ho la pretesa di stupirvi con effetti speciali o con intuizioni alla master chef: la mia prima preoccupazione è quella di preparare cose buone, cibi che poi ci mangiamo a casa, che dò a Ettore e che condivido con amici, parenti, colleghi e chiunque si trovi nei paraggi quando il forno è in funzione. La mia ambizione (se di ambizione vogliamo parlare) è riuscire a dare un tocco personale a quello che cucino, è provare a fare una sintesi delle cose che leggo, assaggio, sperimento altrove per sfidarmi su terreni nuovi… per il gusto di farlo, anzi diciamocelo, per il gusto di riuscirci (perchè poi quando una cosa non mi riesce non è che la prendo con tanta filosofia ehhhh). Infine, quando questi piccoli esperimenti, decidamente domestici, riscuotono successo, scatta la voglia di condividere e scatta pure lo scatto… (battutona! scusate non sono riuscita a trattenermi).
Via via che il tempo passa e che le ricette si susseguono però, scopro che lavorando su Ratatouille scrivere mi da altrettanta soddisfazione, raccontare, confidarmi con voi che mi leggete (perchè c’è qualcuno che mi legge vero?): a volte sfogarmi, a volte farmi bella, a volte scherzare, a volte narrare di un evento, a volte inoltrarmi nei meandri della mia anima e dei miei sentimenti per dare voce a ciò che altrimenti lavorerebbe nel sottobosco, è molto terapeutico a pensarci. Quando inizio un post mi dico “15 minuti e ho fatto”, dopo due ore sono ancora lì a rileggere, tagliuzzare, sistemare perchè mi illudo che chi entra in Ratatouille possa sentirsi bene, possa lasciarsi coinvolgere dalle mie parole, dalle mie vicende e dalle mie emozioni… Non so cosa ci sia di più presuntuoso di questo, questo pretendere (si fa per dire) che la propria vita quotidiana o peggio, le proprie elucubrazioni mentali, siano così interessanti da suscitare l’interesse altrui, eppure un po’ è così, Ratatouille è sempre più un blog che racconta e si vuole raccontare, e poi ci sono anche le ricette 🙂
Potete leggermi o provare i miei piatti, per me la soddisfazione è la stessa, uguale, identica (ma se fate entrambe le cosa sappiate che mandate nell’iper-uranio il mio ego).
Quindi lo ribadisco, non invento niente, anzi… la mia è una cucina semplice e anche un po’ banale ma se copio vi dirò sempre da dove copio e quello che invento lo faccio seguendo poche piccole regole imparate negli anni.
Questo plumcake è facile, coccoloso e con un tocco di stagionalità dato dalle more di gelso (Zugliano, dove sto io, è pieno di gelsi). È il dolce della colazione #oilpalmfree, della merenda dei bambini o del dopocena di tutti i giorni, quello con una tazza di tisana prima di andare a letto: è tutto coccole e nessuna pretesa, è così ed è buono. Se non avete modo di procurarvi le more di gelso consiglio i lamponi freschi.
Plumcake alle more con miele e lime
Ingredienti
250 gr farina
3 uova
160 gr burro morbido
1 bustina di lievito per dolci
90 gr di zucchero
2 cucchiai di miele di acacia
la buccia grattuggiata di un lime
1/2 bicchiere di latte
200 gr di more di gelso
Come si fa…
Montare lo zucchero con il burro fino ad ottenere una crema morbida, aggiungere il miele e poi un uovo alla volta ammalgamandolo bene prima di unire il successivo. Aromatizzate con la buccia di lime e poi unite la farina addizionata di lievito e alternandola al latte. Pre-riscaldate il forno a 180°, ventilato.
Versate metà del composto nello stampo da plumcake imburrato, versate 3/4 delle more facendole affondare con le dita, completate con l’impasto rimasto e poi ancora con le more. Cuocete per 45-50 min. circa, fate la prova dello stecchino, deve uscire pulito.
Leave A Reply