Ebbene sì, sono tre anni.
Io e il mio blog festeggiamo il compleanno nello stesso giorno.
Sì certo, io ne faccio qualcuno in più ma non è il caso star qui a puntualizzare.
Era il 2 marzo del 2012 quando pubblicai la mia prima ricetta: seppioline di non compleanno s’intitolava il post.
Mi sembra passato un secolo.
Era il 2012: anno di grandi cambiamenti, rivoluzioni, evoluzioni… DECISIONI e EMOZIONI.
Nel 2012:
– è nato questo blog che diciamocelo, risponde a acute istanze di egocentrismo.
– ho lasciato il lavoro per lanciarmi nella libera professione… scelta ponderata a lungo ma vissuta principalmente con slancio, con pancia, cuore e pochissima matematica.
– ho fatto con Fra un viaggio esplorativo in Canada e alcune bellissime salite in dolomiti: ero in forma. Atleticamente intendo, mi difendevo bene tra corsa e alpinismo.
– è arrivato Ettore… be’ Ettore è nato nel 2013 ma è stato concepito nel 2012 e per noi è stato un inatteso miracolo, la trasformazione più grande, l’emozione più forte.
E quindi io, un 2012 come quello, lo rivivrei immediatamente.
Tre anni dopo sono cambiate tante cose.
Tre anni dopo sono soprattutto maturate tante cose.
Tre anni dopo sono ancora in ballo… e non è un valzer: è puro rock and roll.
Oggi:
– Ratatouille è cresciuto e rappresenta una fonte preziosa non solo di apprezzamenti esterni che alimentano il mio ego smisurato, ma anche un veicolo importante di emozioni, esperienze, pensieri, riflessioni e perchè no, ricette, che amo davvero condividere, che amo tanto scrivere. Ratatouille è anche lo stimolo per cucinare diverso, per sperimentare, per imparare. Sulle foto sono ancora una chiavica ma ai fornelli e con le parole ho notato decisi miglioramenti. E nel frattempo è nato pure CookingLab… tanta roba!
– Il mio lavoro attuale, per chi ancora se lo sta chiedendo sono una freelance che si occupa di formazione, ricerca e selezione di personale (e no, non lavoro da casa in pigiama), il lavoro dicevo è una delle mie più grandi fonti di soddisfazione e anche di divertimento. No, non sono diventata ricca e non succederà (non a breve almeno), però mi piace quello che faccio, come lo faccio e le persone con cui lo faccio.
– Stato atletico: soprassediamo che è meglio. Montagna: come sopra (e ci scappa anche una lacrimuccia). Corsa: non pervenuta da mesi.
– Ettore… e qui il cuore di mamma inizia a battere più forte, anche il mio che non rappresenta esattamente la tipica espressione dell’amore materno. Non quello dei canoni a cui siamo abituati almeno. Però io me la godo, Ettore non si lamenta (be’ non è vero, ogni tanto si lamenta, ma non ha ancora chiesto di essere adottato dai nonni, c’è margine), e insieme (papà compreso), stiamo vivendo l’avventura più grande. Un’esplorazione che ha poco a che fare con l’ambiente montano ma che richiede di calcolare l’azimut ogni giorno.
Tutto questo in soli tre anni.
Non oso pensare ai prossimi tre.
E non lo faccio.
Cerco di mantenere un atteggiamento aperto e mi affido alla provvidenza, che magari non mi farà vincere il superenalotto ma magari mi aiuterà a trovare il tempo per andare a correre… vedi mai.
Veniamo alla ricetta.
Non è una torta di compleanno vera e propria questo dolce di albumi. E non sto a spiegarvi perchè non posso pubblicare la ricetta che avevo pensato ad hoc per questo post (ha a che fare con il fatto che mi hanno rubato il computer). Però la ricetta che vi sto per dare vi stupirà, per me è stata davvero una piacevole sorpresa.
E se non credete a me, chiedete a Ettore…
Adatto al risveglio, per iniziare bene la giornata (sono sempre più una foodblogger da colazione, lo ammetto), buono anche con una tazza di te quando serve una coccola: è morbidissimo, un po’ umido, per niente “sofegoso”, come dice Fra quando assaggia la torta paradiso.
E poi pochi grassi (senza nulla togliere ai dolci cicciosi, sia chiaro): yogurt, albumi (che in frigorifero mi guardavano imploranti pur di essere utilizzati) e olio.
Io ve lo passo… e adesso vado a festeggiare il mio (nostro) compleanno.
Tanti auguri a noi!
Watch Full Movie Online Streaming Online and Download
DOLCE DI ALBUMI E YOGURT
Ingredienti (stampo dell’angel cake o tortiera a ciambella da 24)
220 gr farina 0 o 00
150 gr zucchero semolato
1 yogurt intero (il mio alla vaniglia)
olio di semi misurato nel vasetto dello yogurt (un vasetto)
1 bustina di lievito per dolci
6/7 albumi (tra i 210 e i 235 gr)
1 pizzico di sale
buccia e succo di un limone
Come si fa…
Ammalgamare con le fruste zucchero e yogurt, aggiungere la buccia di limone e l’olio.
Incorporare la farina mescolata al lievito e poi anche il succo di limone.
Unire infine gli albumi montati a neve ben ferma con un pizzico di sale: questa è la fase delicata, gli albumi vanno incorporati con delicatezza, mescolando dall’alto al basso, senza fretta. Senza fretta!!!
Versare il composto nella tortiera (non imburrata se è quella dell’angel cake, imburrata se è una tortiera a ciambella normale).
Cuocere a forno caldo, 180° per 30 minuti, ventilato.
Prova dello stecchino, sempre.
Questo dolce può essere tagliato a fette e congelato.
Per gustarlo a colazione basta toglierlo dal congelatore la sera prima e lasciarlo a temperatura ambiente.
Leave A Reply